domenica 8 febbraio 2009

Idromele

L'idromele è una bevanda antichissima. Sconosciuto ai latini e addirittura disprezzato dai greci che lo definivano una bevanda "barbara e grezza", fu tenuto in auge dal popolo irlandese. La sala dei ricevimenti di Zara, sede dei sovrani d'Irlanda fino al 727 d.C., era detta techmidcharta, ovvero "la casa dove l'idromele scorre liberamente". Molte leggende di questo periodo narrano di angeli assetati e ristorati dalla divina bevanda. Persino alcuni indovinelli vertevano sull'idromele. Nel 1548 Cristiano III, re di Danimarca, ne richiese 66 tonnellate ai suoi vassalli come tassazione e nel 1590, per le nozze di un reale danese, ne vennero consumate 24 tonnellate. Ecco una ricetta per prepararne una semplice variante:
- 2 gr di stecca di cannella
- 1 chiodo di garofano
- 400 gr di miele
- 350 gr di alcool puro
- 1 litro di acqua
- La scorza di un limone (solo la parte gialla)

In una bottiglia mettete cannella, chiodo di garofano e scorza di limone; aggiungete l'acool, chiudete molto bene e lasciate macerare per dieci giorni. Trascorso questo tempo mescolate il miele con l'acqua e fate ridurre fino a ridurre il volume della soluzione alla sua metà; lasciate raffreddare. Filtrate la soluzione alcolica e aggiungete il preparato con il miele. Quando è tutto ben freddo imbottigliate e chiudete la bottiglia, possibilmente con un sughero. Lasciate riposare almeno un giorno prima di consumarlo.

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