domenica 18 gennaio 2009

Il pesce azzurro nello spettacolo

Fino a una cinquantina di ani fa gli attori di teatro ingoiavano un filetto di acciuga sott'olio qualche minuto prima di andare in scena, sostenendo che rischiarava la voce e le conferiva un timbro più limpido. È difficile capire se questo pesce azzurro possiede davvero questa miracolosa proprietà o se, più probabilmente, il gesto faceva parte della serie di gesti scaramantici tipici del mondo dello spettacolo. Le stesse superstizioni che vietano il colore viola o fischiare sul palcoscenico. Parlando di pesce azzurro e spettacolo, giungono facilmente alla memoria due canzoni, divise da circa 40 anni, in cui i protagonisti sono pesci, per l'esattezza pesce spada, acciughe e tonno. Al primo è dedicato "U pisci spada" (1954), celebre brano in dialetto siciliano di Domenico Modugno in cui l'autore dà a questo grande e maestoso pesce quasi una dimensione umana e la tragedia della cattura e morte diventa una sorta di epica lotta contro l'uomo che lo vuole annientare. In questo blog è pubblicato il testo con relativa traduzione, mentre nel video potete ascoltare la canzone interpretata da Modugno.



È del 1996, invece, un brano di Fabrizio De Andrè, "Le acciughe fanno il pallone", che recita "Le acciughe fanno il pallone, che sotto c'è l'alalunga, se non butti la rete, non te ne lascia una". Il testo indica un curioso fenomeno che vede in autunno i piccoli pesci, inseguiti dal tonno, saltare fuori dal pelo dell'acqua formando quasi delle sfere.

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